artisti di strada che eseguono figure acrobatiche sul piazzale della La Défense a Parigi

Mostra retrospettiva

Prossima esposizione

A settembre, scoprite la prima retrospettiva della fotografa Sabine Jaccard allo Castello di Bussy-Rabutin.

  • Dal 10 settembre al 10 ottobre:

    9.15 - 12.00 e 14.00 - 17.00

  • La mostra è inclusa nel biglietto d'ingresso

  • Tutte le età

Presentazione

Scoprite il lavoro della fotografa Sabine Jaccard alla sua prima retrospettiva: l'artista presenta tre serie chiave del suo stile, "Foto scelte in omaggio a Voltaire" (2020), "L'umanità oltre il colore" (2022) e "Francese da qui e dall'estero" (2024).

Con ogni mostra, Sabine Jaccard ama ricordare l'etimologia greca di "fotografare ": scrivere con la luce. Per lei la fotografia è una forma di scrittura che mette in evidenza l'umanità delle persone, che vede al di là del colore.

L'inclinazione fotografica di Sabine Jaccard è quella di proporre foto in bianco e nero argentico (e non in digitale a colori come avviene oggi) ; le piace poi mettere in risalto l'architettura di Parigi.

L'artista franco-svizzera ha scelto una cinquantina di immagini da queste tre serie per comporre la prima retrospettiva dedicata al suo lavoro. Dal 2017 lavora esclusivamente a "progetti antirazzisti ", combinando ritratti e interviste basati su una documentazione meticolosa. Per produrre queste serie ama mettersi nei panni di un fotoreporter . La prima di queste, "L'umanità oltre il colore", è stata commissionata dal decano della cattedrale americana di Parigi, tre settimane dopo l'omicidio di George Floyd.

Sabine Jaccard

Fu durante un viaggio di famiglia in Medio Oriente che Sabine Jaccard scoprì il piacere della fotografia : aveva 9 anni. La fotografia non l'ha mai abbandonata.

Appassionata di letteratura francese e inglese, studia alle università di Oxford e Londra, poi alla Sorbona. Shakespeare la accompagna nel suo percorso accademico e fotografico. L'incontro con Henri Cartier-Bresson nel 2000 ha confermato la sua vocazione e dal 2002 in poi ha realizzato una mostra dopo l'altra.

Il suo obiettivo: creare tableaux vivants che celebrino temi presenti nell'opera di Shakespeare : le opposizioni tra realtà e illusione, tra luce e ombra, tra corpo e mente. I passanti che incontra a Parigi, Washington, New York, Roma o Ginevra si trasformano, sotto il suo obiettivo, in mille luci luminose. Non ci sono pose, ma solo l'occhio del fotografo che li congela!

Sabine Jaccard ama particolarmente la fotografia di strada, sempre in bianco e nero. Sceglie il controluce per dimostrare il suo desiderio di avvicinarsi, di toccare, di capire cosa muove gli esseri umani.

Tra due viaggi, vive a Parigi. Si diletta a realizzare le proprie stampe, mentre collabora con il laboratorio professionale Central Dupon per le sue mostre e vendite. Dal 2015 al 2023, grazie alla sua ex agente, Sophie Caporossi, a Washington D.C., ha esposto regolarmente presso l'Ambasciata di Francia negli Stati Uniti.

Nel 2017 ha pubblicato il suo primo libro "Théâtre d'eau" e nel 2024 il suo secondo libro fotografico "Rétrospective".